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CHI SONO

Contrabbassista jazz, bassista, arrangiatore e compositore

Sono contrabbassista, bassista, compositore, band-leader e docente. Il mio percorso musicale è iniziato con la chitarra classica, ma a 12 anni ho scoperto la mia vera vocazione: il basso elettrico. Questa scoperta mi ha successivamente condotto all'esplorazione di diversi generi musicali — jazz, rock, fusion, funk, reggae e rhythm & blues — che ancora oggi plasmano la mia identità artistica.

Mario Iannuzziello - Bassist - Arranger - Composer - Educator

PROGETTI ATTUALI E INSEGNAMENTO

Come bandleader, dirigo un quartetto jazz moderno e sono attivamente impegnato nella ricerca pionieristica sull'Armonia Implicita nelle performance jazz — esplorando le sottili relazioni armoniche che esistono oltre le strutture accordali tradizionali. Il mio album di debutto come leader, End of May, pubblicato da Workin' Label, rappresenta il culmine di questa visione artistica, esplorando le affascinanti affinità tra l'avanguardia jazz e la tradizione classica.

Mario Iannuzziello - Bassist - Arranger - Composer - Educator

Il mio impegno nell'educazione musicale è profondo quanto la mia passione per la performance. Come educatore, insegno basso elettrico, contrabbasso, ear training, teoria applicata, armonia e contrappunto, condividendo le conoscenze acquisite da istituzioni di livello mondiale con la prossima generazione di musicisti.

Al cuore della mia missione artistica risiede una convinzione fondamentale: la musica comunica emozioni che le parole non riescono ad esprimere. Mi dedico a costruire forti connessioni tra suono e colore, creando esperienze sinestetiche che trascendono l'ascolto tradizionale.

Sono disponibile per collaborazioni, performance e progetti educativi in Europa e negli Stati Uniti, sempre desideroso di esplorare nuovi territori musicali con colleghi artisti e studenti.

Nel 2005, ho iniziato a studiare presso "Il Pentagramma" a Bari, riconosciuta dalla rivista JAZZIT come una delle istituzioni musicali più prestigiose d'Italia. Questa esperienza fondamentale ha dato il via a un intenso percorso formativo tra l'Europa e gli Stati Uniti.

Ispirato da leggende del jazz come Charlie Haden, Scott LaFaro, Percy Heath, Paul Chambers e Ray Brown, ho intrapreso lo studio del contrabbasso, che ha profondamente plasmato la mia estetica musicale. La mia formazione è proseguita sotto la guida di rinomati insegnanti come Guido Di Leone e Davide Santorsola.

Il mio percorso accademico include studi presso il Conservatorio E.R. Duni di Matera, l'HKU Jazz&Pop Conservatorium di Utrecht e la SJU (Siena Jazz University). Grazie alla guida di mentori eccezionali come Pierluigi Balducci, Giuseppe Lillo, Tobias Nijboer, Joel Groenenwold, Theo De Jong, Damien Cabaud, Joe Sanders, Jeff Ballard, Ralph Alessi, Seamus Blake e Logan Richardson, ho sviluppato sia una solida padronanza tecnica dello strumento che una visione artistica complessa, permettendomi di esplorare diverse direzioni musicali.

La mia ricerca mi ha condotto anche in alcune delle istituzioni più prestigiose al mondo. Ho avuto l'onore, come visiting-student, di studiare al Berklee College of Music di Boston e alla Juilliard School di Manhattan. Ho inoltre arricchito le mie conoscenze attraverso masterclass e corsi intensivi con luminari del jazz tra cui Barry Harris, Gilad Hekselman, John Clayton, Rodney Jones, Ben Wolfe, Jerry Bergonzi, Jim Rotondi, Dena DeRose e Hans Mantel.

Questa vasta formazione, che abbraccia molteplici stili e tradizioni musicali, oggi permea tutta la mia poetica di musicista e compositore. Amo dedicarmi alla scrittura di composizioni che uniscono la tradizione jazz con l'innovazione e le avanguardie contemporanee, cercando sempre di creare una connessione con il pubblico attraverso il linguaggio universale del suono.

Mario Iannuzziello - Bassist - Arranger - Composer - Educator

ASCOLA IL SINGOLO 'RUHE'

Questo brano trae ispirazione dall'evocativa serie di incisioni del 1878 "Ein Handschuh" (Un Guanto) di Max Klinger, traducendo l'arte visiva in narrativa musicale.

Il concetto-base della composizione è nel contrappunto e nella stratificazione delle linee melodiche, in un dialogo continuo di imitazione e contrasto. Questo approccio rende omaggio alle sensibilità poetiche dei maestri classici del primo Novecento come Erik Satie e Maurice Ravel, la cui influenza si può percepire nella forma e nello sviluppo del pezzo. All'interno di questa forma compositiva, creatività e improvvisazione fioriscono liberamente, permettendo sia al quartetto d'archi che a quello jazz di esplorare territori espressivi mantenendo una coerenza di fondo con la scrittura. "Ruhe" esemplifica l'integrazione perfetta tra tradizione classica e innovazione.

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